Erice è un comune di 28.880 abitanti della provincia di Trapani, sull'omonimo Monte. Erice era anche il nome di un personaggio mitologico ucciso da Ercole.
Il comune conta 31.027 abitanti e ha una superficie di 4.723 ettari per una densità abitativa di 657 abitanti per chilometro quadrato. Cuore del comune è il capoluogo che sorge nell'omonimo "monte". Diverse le frazioni che completano il territorio, alle falde della montagna madre (Casa Santa, Tangi, Ballata, Napola, Pizzolungo ecc...) Artigianato caratteristico: ceramica Dolce tipico: Genovese.
Da due anni il capoluogo è collegato alla valle da una funivia..
Nell'antichità, Erice era nota per il suo tempio ove i Fenici adoravano Astarte, i Greci Afrodite ed i Romani Venere. Il monte Eryx serviva da punto di riferimento per i navigatori dei quali Venere divenne ben presto la protettrice. La notte, un grande fuoco acceso nell'area sacra fungeva da faro. La fama di Venere Ericina divenne tale che le venne dedicato un tempio anche a Roma ed il suo culto si diffuse in tutto il Mediterraneo.
Erice ha due volti: quello solare e luminoso delle calde giornate estive, quando la luce inonda le stradine e stupendi panorami si aprono sulla vallata e sul mare, e quello delle giornate invernali quando, avvolta nelle nuvole, la cittadina sembra ricongiungersi alle sue radici mitiche e dona al viaggiatore la sensazione di essere giunto in un luogo fuori dal tempo e dalla realtà. L'atmosfera medievale, l'aria fresca, le belle pinete che la cirondano, la tranquillità che vi regna e l'artigianato locale la rendono una delle mete privilegiate dai turisti.
Storia: La storia di Erice si perde nei meandri della tradizione. Il nome e quello che Erice, eroe e re degli Elimi, diede alla montagna sulla cui cima venne edinato il tempio di Afrodite Ericina, sua madre. La nascita della città è però anche egata alla figura di Enea che condivide con il re Elimo la madre. Nella narrazione virgiliana, Enea approda sulla costa ai piedi del monte e celebra il rito funebre per il padre Anchise. L'incidente di alcune navi lo costringe poi a lasciare qui alcuni suoi compagni che fondano, appunto, la città.
Altra figura mitologica legata ad Erice è Eracle. L'eroe infatti approda in questa parte nella Sicilia mentre sta conducendo in Grecia i buoi di Gerione (una delle dodici leggendarie fatiche) ed è costretto ad uccidere il re degli Elimi che cerca di sottrargli i buoi. Nonostante ciò decide di lasciare il governo del regno nelle mani degli Elimi sottlonineando però che un suo discendente, Dorieo, ne avrebbe poi preso possesso.